La controversia sulle opere di Basquiat
Nonostante le confessioni di Michael Barzman, un astaio di Los Angeles che ha ammesso di aver falsificato i dipinti, De Groft continua a credere che le opere siano autentiche. Secondo De Groft, Barzman ha confessato di aver falsificato solo nove dipinti, che sono stati venduti a un commerciante d'arte di Oslo, in Norvegia. De Groft sostiene che Barzman abbia acquistato il deposito di Thad Mumford, il proprietario originale, e che contenesse effettivamente 25 dipinti di Basquiat. Tuttavia, le prove a sostegno di queste affermazioni sono ancora oggetto di dibattito.
La caduta del Museo d'Arte di Orlando
La mostra "Heroes and Monsters" di Basquiat sembrava destinata a portare il Museo d'Arte di Orlando (OMA) a un nuovo livello. De Groft aveva organizzato la mostra poco dopo aver assunto la carica di direttore all'inizio del 2021, promettendo al consiglio che la collezione di opere inedite del famoso street artist avrebbe avuto un grande successo. Tuttavia, dopo l'apertura della mostra, sono emerse dubbi sull'autenticità delle opere. L'FBI aveva già avviato un'indagine sul caso, ma De Groft ha comunque deciso di aprire la mostra. Nel giugno del 2022, le opere sono state sequestrate dalle pareti del museo durante l'orario di visita, causando un grave danno alla reputazione del museo e portando al licenziamento di De Groft.
La querela del Museo d'Arte di Orlando contro De Groft
Dopo il sequestro delle opere, il Museo d'Arte di Orlando ha licenziato De Groft e ha intentato una causa contro di lui e i tre proprietari delle opere di Basquiat, accusandoli di aver falsamente rappresentato l'autenticità e la provenienza delle opere. Inoltre, il museo ha accusato De Groft di avere un interesse finanziario nelle opere e di aver cercato di aiutare i proprietari a vendere la collezione per una sostanziosa commissione. De Groft ha respinto tutte queste accuse, sostenendo di avere una reputazione impeccabile e di essere stato ingiustamente trattato dal museo.
La controquerela di De Groft
Nella sua controquerela, De Groft sostiene di non aver avuto l'opportunità di presentare tutte le prove a favore dell'autenticità delle opere. Afferma che le prove sono schiaccianti e che la sua convinzione che i dipinti siano autentici sarà dimostrata durante il processo. De Groft contesta anche il coinvolgimento dello studio legale Akerman nella causa, sostenendo che lo studio dovrebbe essere escluso dal caso in quanto ha avuto accesso alla sua email privata dopo una citazione dell'FBI nel 2021. De Groft si difende affermando di non ricordare di aver scritto alcune email incriminate e di non sapere chi le abbia scritte.
Conclusioni
La controversia sulle opere di Basquiat al Museo d'Arte di Orlando è ancora in corso. Aaron De Groft, l'ex direttore del museo, ha intentato una controquerela per difendere la sua reputazione e sostenere l'autenticità delle opere. Il caso sarà deciso in tribunale, dove De Groft spera di dimostrare che le opere sono autentiche e che è stato ingiustamente trattato dal museo. La vicenda ha causato un grave danno alla reputazione del museo e ha sollevato interrogativi sull'autenticità delle opere d'arte.
Nota: Questo articolo è stato scritto con l'obiettivo di fornire informazioni sulle recenti controversie riguardanti le opere di Basquiat al Museo d'Arte di Orlando. Non siamo in grado di confermare l'autenticità delle opere o il merito delle accuse mosse da entrambe le parti coinvolte.